Il principale insetto vettore della Xylella fastidiosa è il Philaenus spumarius, comunemente chiamato “sputacchina“, e nel dialetto contadino “monaco“.
È un insetto appartenente alla famiglia degli Aphrophoridae. Di dimensioni ridotte, generalmente tra i 5 e i 7 mm di lunghezza, è caratterizzato da una colorazione variabile che può andare dal marrone al verde, con vari pattern di macchie scure. La sputacchina è conosciuta principalmente per le schiumose secrezioni bianche che produce durante lo stadio giovanile, chiamate appunto “sputi”, utilizzate per proteggersi dai predatori e mantenere l’umidità corporea.
Questo insetto è ampiamente diffuso in Europa e in altre regioni temperate del mondo, dove vive su una grande varietà di piante erbacee e arbustive. Recentemente, è diventato noto per essere un vettore della Xylella fastidiosa, un batterio patogeno che causa gravi danni a molte colture, tra cui gli ulivi. La sua capacità di trasmettere malattie fitopatogene rende la sputacchina un insetto di interesse agronomico e scientifico.
Per approfondimenti, clicca qui.
Ecco una gallery di fotografie scattate il 28 aprile 2019 su diverse piante. Il Philaenus spumarius, dopo la schiusa delle uova, si alimenta anche su piante eduli, ortive e arboree, e non solo sull’erba dei prati. Ciò rende estremamente difficile l’eliminazione delle sputacchine, specialmente negli orti e nelle aree boschive, dove neppure i pazzi propongono di avvelenare ogni cosa con gli insetticidi.